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al testo di Giorgio Mancinelli
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'Squarci di Cielo'
Come somigliano a stralci di poesie quegli squarci di cielo azzurri che al diradarsi del buio sembrano spalancare momenti di un'alba ritrovata allorché gabbiani lunghi al volo inseguono la linea marcata dell’orizzonte e quella vela bianca rigonfia di vento come assomigliano alla rinnovata speranza del domani …
e quelle nuvole astanti allineate sulla scena di fondo sospese come volute di panna e caramello che pure tengono alla luce che s’indora nell’ora del mattino prima del levar del sole quando già s’apre al risveglio la palpebra stanca nel sogno avverato d’esser tornati alla vita …
quasi che l’acqua del mare s’intorbida a sprazzi e ad altri lascia spiare il buio delle sue profondità ove acquattate sul fondo giacciono dormienti le deità marine che gli occhi splendenti di salsedine riflettono di lacrime vive a proseguire la grande corsa dell’onde sulla sabbia prima di dover morire. |
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